Gli orientamenti strategici che indirizzano il mercato del lavoro nel post-Covid 19
Secondo il report “Quale economia italiana all’uscita dalla crisi?” pubblicato nell’Autunno 2021 dal Centro Studi Confindustria, scomponendo la variazione dell’input di lavoro tra “margine estensivo” (numero di occupati) e “margine intensivo” (ore lavorate per occupato), nel 2020 le ore lavorate pro-capite sono scese del 9,7% e il numero di persone occupate del 2,7%. Pertanto, nonostante la profonda recessione, nel 2020 i disoccupati si sono attestati al 9,2% della forza lavoro nazionale, in leggerissimo calo rispetto al circa 10% del 2019. Si tratta in realtà di una situazione paradossale, dovuta nella pratica alla riduzione delle persone che effettivamente sono alla ricerca di un impiego. Invero, secondo i dati Istat, il tasso di inattività ha raggiunto la soglia del 38,1% (+2% rispetto al 2019) nel solo I° trimestre del 2020, mentre nell’arco dell’intero anno sono venuti meno 444mila occupati, di cui il 70% costituito da donne (99mila solo nell’ultimo trimestre), categoria che, secondo il Censis, rappresentava nel periodo pre-Covid il 42% degli occupati complessivi del Paese.
Atteso un recupero nel corso del 2022 del numero totale di persone occupate
Nonostante le forti difficoltà economiche e le tensioni sociali innescate dalla crisi, è possibile tuttavia nutrire un cauto ottimismo: il numero di persone occupate, dopo aver toccato il minimo nel 1° trimestre del 2021 con -811mila unità rispetto al 4° trimestre 2019, ha recuperato quasi la metà della caduta, registrando +398mila unità nel bimestre luglio-agosto su inizio 2021, ma ancora -413mila rispetto a fine 2019. Dalla primavera 2021 il mercato del lavoro si mostra quindi in continua ripresa e, secondo l’analisi di Banca d’Italia e Ministero del Lavoro pubblicata a Novembre 2021, nei mesi prossimi si verificherà probabilmente un alto turnover, in entrata e in uscita, a causa sia dei processi di ricomposizione settoriale, storicamente più intensi in uscita dalle crisi, sia delle inevitabili ristrutturazioni aziendali, ma in ogni caso il numero totale di persone occupate è previsto crescere dello 0,3%, in media d’anno. Nel corso del 2022 è quindi atteso il recupero, rispetto ai livelli pre-pandemia, sia del numero di persone occupate sia delle ore lavorate pro-capite; anzi: se gli orari pro-capite dovessero diminuire in maniera strutturale, come è successo con la doppia recessione del 2008-2009 e 2012-2013, la crescita del numero di persone occupate sarà più sostenuta di quanto si possa prevedere.
In questo quadro generale, il ruolo datoriale sarà cruciale nella ricostruzione del Sistema Paese e dovrà dimostrare prontezza e consapevolezza nell’affrontare, in maniera stabile e duratura, le sfide che si presenteranno con il nome di New Normal. A tal riguardo, l’indagine “I bisogni delle PMI per la ripresa post-Covid” (realizzato da Confindustria, Monitor Deloitte e Intesa San Paolo) permette di sondare sin da subito i primi orientamenti:
Capacità di innovare
6 aziende su 10 dichiarano di voler evolvere la propria strategia aziendale, andando a cercare nuovi bacini di Clienti da servire e provando ad innovare per adiacenze, sviluppando nuovi prodotti. Contestualmente, 7 aziende su 10 hanno espresso la necessità di adeguare il modello operativo alle nuove esigenze dettate dal New Normal anche attraverso lo sviluppo di nuove competenze con formazione o assunzioni mirate.
Internazionalizzazione e diversificazione
1 azienda su 2 dichiara di voler ampliare la copertura geografica avviando un percorso di ingresso in mercati esteri di maggior interesse per cogliere a pieno le opportunità della ripresa, anche oltre i confini nazionali, ai fini di una riduzione del rischio di concentrazione di mercato.
Economia di scala
9 aziende su 10 riconoscono la necessità di rafforzare la dimensione aziendale, per raggiungere la scala sufficiente a essere resilienti e competitive nel medio-lungo termine.
L’importanza dei corsi formativi
La formazione riveste quindi, oggi più che mai, un ruolo determinante e centrale: i percorsi formativi sono un motore di cambiamenti nell’attività lavorativa, per i modelli di business e le mansioni, abilitando il personale a operare nelle nuove condizioni di contesto. In quest’ottica, i percorsi formativi si caratterizzano per essere complementari a strategie d’investimento e innovazione, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda, anzi: le evidenze raccolte mostrano come le imprese più piccole siano quelle in cui la diffusione di conoscenze e skills è evidentemente favorita dal minor numero di dipendenti.
Forma-Tec, società di consulenza specializzata nell’individuare e promuovere strumenti rivolti a favorire la competitività delle imprese e lo sviluppo delle risorse umane, è lieta di presentare le opportunità attualmente offerte da Fondimpresa, utili a finanziare la formazione dei dipendenti, in organico o da assumere, per l’acquisizione delle competenze professionali necessarie allo sviluppo aziendale:
Avviso 2/2022 Competenze di Base:
Con l’Avviso 2/2022 Fondimpresa intende mettere a disposizione delle aziende aderenti un’offerta formativa finalizzata allo sviluppo delle competenze di base e trasversali dei lavoratori, nell’ambito delle competenze chiave per l’apprendimento permanente:
- competenze alfabetico funzionali
- competenze matematiche e competenze in scienze, tecnologie e ingegneria
- competenze personali, sociali e capacità di imparare ad imparare
- competenze in materia di cittadinanza
- competenze in materia di consapevolezza ed espressione culturali
- competenze multilinguistiche
- competenze digitali
- competenze imprenditoriali
Avviso 3/2022 Politiche Attive:
Con l’Avviso n. 3/2022 Fondimpresa finanzia la realizzazione di Piani formativi finalizzati alla qualificazione/riqualificazione e/o all’aggiornamento delle competenze, beneficiata da aziende che in risposta al fabbisogno di figure professionali difficilmente reperibili, procedano a formare disoccupati e/o inoccupati ai fini di una successiva assunzione.
Nel campo della formazione finanziata, Forma-Tec progetta, gestisce e rendiconta progetti di investimento formativo integrati e personalizzati, in ambito aziendale, territoriale o di filiera, contando sulla conoscenza approfondita di tutti gli strumenti agevolativi. Su richiesta dei nostri clienti:
- Analizziamo le competenze del personale interessato dall’intervento e definiamo insieme il progetto di investimento.
- Assistiamo nel processo di gestione e revisione in corso d’opera del tuo programma.
- Costruiamo il modello integrato di sostenibilità dell’investimento ed attiviamo i relativi strumenti.
- Misuriamo i risultati e certifichiamo le competenze acquisite alla conclusione del progetto.
Per ricevere maggiori informazioni, scrivi a progettazione@forma-tec.it oppure chiama allo 06-44172201.