Fondo Nuove Competenze: rifinanziamento registrato in Corte dei Conti
Attraverso un comunicato apparso il 2 novembre sul sito ufficiale, il Ministero del Lavoro ha reso noto che il decreto del 22 settembre 2022, per il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze, è stato registrato alla Corte dei Conti. La finalità del Fondo, rifinanziato con un miliardo di euro, è il sostegno delle transizioni digitali ed ecologiche, al fine di offrire ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato di lavoro, sostenendo allo stesso tempo le aziende nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi.
Fondo Nuove Competenze, a chi si rivolge
Il Fondo si rivolge a quelle imprese (anche a partecipazione pubblica) che individuano la necessità di un aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica. I progetti formativi hanno una durata minima di 40 ore per ciascun lavoratore coinvolto e massima di 200 ore e non possono essere erogati dall’impresa che presenta istanza.
Imprese che – come stabilisce l’articolo 1, comma 2 del decreto che ha rifinanziato la misura–, devono sottoscrivere con i sindacati ed entro il prossimo 31 dicembre specifiche intese sulle rimodulazioni dell’orario di lavoro e finalizzate a percorsi formativi dei lavoratori che potranno svolgersi anche nel 2023. I termini per la conclusione delle attività formative sono individuati in sede attuativa da ANPAL, anche in considerazione della partecipazione dei Fondi paritetici interprofessionali.
I percorsi formativi
La parte dell’orario di lavoro che è finalizzata a percorsi formativi è finanziata dalle risorse del Fondo secondo le seguenti modalità:
a) la retribuzione oraria, al netto degli oneri di cui alla lettera b) a carico del lavoratore, è finanziata dal Fondo per un ammontare pari al 60 per cento del totale. La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’INPS riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1.720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard;
b) gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per l’intero, inclusivi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo. Gli oneri sono calcolati come quota oraria contributiva ottenuta applicando l’aliquota contributiva alla retribuzione oraria di cui alla lettera a);
c) la quota di retribuzione finanziata dal Fondo è pari al 100% in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione dell’orario normale di lavoro.
Nato nel 2020 per fronteggiare la crisi delle imprese dettata dalla pandemia, il Fondo Nuove Competenze è un fondo pubblico cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo che permette alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario di lavoro alla formazione.
Cosa possiamo fare per aiutarti
Per avere maggiori delucidazioni e informazioni su come accedere al Fondo Nuove Competenze è possibile contattare Forma-Tec, al fine di predisporre un’analisi preliminare dei fabbisogni per accedere a questo importante strumento. Grazie al supporto dei nostri professionisti, è possibile presentare un progetto che possa toccare le nuove aree tematiche abbracciate dal FNC. Molto importante è anche il supporto informatico che Forma-Tec mette a disposizione delle aziende clienti, grazie all’utilizzo di una piattaforma utile alla gestione dell’intero processo e nonché, ovviamente, alla formazione a distanza.
Per ciò che concerne il Fondo Nuove Competenze, l’esperienza di Forma-Tec è vicina sia alle grandi aziende che alle PMI. Oltre all’attività svolta con grandissime realtà come TIM, Terna, Enel ed Engineering, grandissimo lavoro è stato svolto al fianco delle piccole e medie imprese, che hanno permesso ai propri dipendenti di accrescere le loro competenze per consolidare e competere nei rispettivi mercati di riferimento.