Forma-Tec, professionisti della formazione – Intervista al Presidente Mirko Papetti

mirko papetti

“Nasciamo nel 2007 con l’idea di spostare il focus dalla sola erogazione di formazione all’offerta di servizi a valore aggiunto propedeutici al finanziamento della formazione, legandoci al mercato dei Fondi allora nascente e ancora poco conosciuto, lasciando alle aziende la libertà di scegliere la modalità di formazione preferita e ponendoci come soggetto in grado di reperire i finanziamenti e le risorse necessarie”

La capacità di progettare e gestire programmi formativi integrati utilizzando i principali strumenti agevolativi disponibili, fa di Forma-Tec una delle società protagoniste della formazione finanziata.

Puntare sulla crescita e sullo sviluppo delle aziende e del loro principale valore, le risorse umane, è l’obiettivo di Forma-Tec, la società romana specializzata nelle attività di ricerca e ottenimento delle linee di finanziamento maggiormente funzionali a soddisfare i fabbisogni formativi delle aziende. Come ci ha spiegato Mirko Papetti, l’imprenditore romano che insieme al socio Massimiliano Raffa ha dato vita alla società nel 2007, Forma-Tec si occupa oggi di progettare, gestire e rendicontare programmi formativi integrati. Si tratta di progetti che coprono ambiti aziendali, territoriali e di filiera, e che si avvalgono dei principali strumenti agevolativi: fondi interprofessionali, regionali, nazionali e comunitari.

Il valore aggiunto nella formazione

“Nasciamo nel 2007 con l’idea di spostare il focus dalla sola erogazione di formazione all’offerta di servizi a valore aggiunto propedeutici al finanziamento della formazione, legandoci al mercato dei Fondi allora nascente e ancora poco conosciuto, lasciando alle aziende la libertà di scegliere la modalità di formazione preferita e ponendoci come soggetto in grado di reperire i finanziamenti e le risorse necessarie” spiega Papetti.
Nel corso degli anni la conoscenza strategica del mercato del lavoro e il costante desiderio di perfezionamento hanno permesso a Forma-Tec di offrire alle aziende servizi formativi integrati, modellati sul contesto di riferimento, gestiti con modalità estremamente flessibile e completamente finanziati. Prosegue Papetti: “Abbiamo da subito compreso l’importanza di offrire un servizio competitivo e ci siamo dedicati alla fase di progettazione, che ci ha portato ad avere una percentuale molto alta di progetti approvati. Successivamente ci siamo strutturati per poter curare con la stessa competenza anche le fasi di gestione e di rendicontazione, in modo da assistere i nostri clienti in tutte le attività e con tutti i Fondi”.

Competenze per la competitività

L’ottenimento del finanziamento dell’intervento formativo è, certamente, l’elemento distintivo di Forma-Tec, ma sono anche altri i punti di forza su cui si basa il suo successo: Papetti ne sottolinea due: “Per prima cosa la costruzione di un modello solido, articolato in più fasi che, partendo da una approfondita analisi dei fabbisogni formativi del cliente, ci permette di concepire un intervento formativo articolato e flessibile, che tiene conto delle esigenze di produttività dell’azienda; un intervento che produce benefici misurabili. In secondo luogo un costante investimento nel catalogo formativo, che permette di affiancare a tematiche trasversali, in costante aggiornamento, titoli che rispondono e spesso anticipano le istanze delle aziende clienti e che forniscono alle imprese le competenze per ampliare il business e aumentare la competitività. In tal senso posso citare titoli di frontiera come Il processo di Digital Trasformation, Il partenariato pubblico privato e il relativo assessment aziendale e Strumenti di finanziamento alternativi al credito bancario.”

Promuovere il cambiamento

La direttrice da seguire per Papetti è chiara: “A Davos, al World Economic Forum 2016, è stato presentato un nuovo rapporto che esamina la strategia per l’occupazione, le competenze e la forza lavoro per il futuro. I dati elaborati ritengono che in tre anni da oggi, circa un terzo delle competenze considerate importanti per il mantenimento delle quote di mercato saranno oggetto di cambiamento. Entro il 2020, la quarta rivoluzione industriale digitale avrà infatti portato robotica e genomica avanzata, sistemi di trasporto autonomo, intelligenza artificiale, macchine ad apprendimento automatico, materiali avanzati e biotecnologie. Questi fenomeni stanno già trasformando il nostro modo di vivere e di lavorare. Alcuni lavori sono spariti, altri spariranno, altri ancora cresceranno e professioni che oggi non esistono diventeranno comuni. Cambiano dunque, su larga scala, le competenze e le abilità ricercate. Ci troviamo nel mezzo di una rivoluzione in cui la formazione svolgerà un ruolo fondamentale in quanto unico strumento per l’aggiornamento e la riqualificazione delle competenze della forza lavoro. La sfida è quella di non resistere al cambiamento, ma di promuoverlo presso le imprese e realizzarlo attraverso la formazione e l’aggiornamento continuo”.